Confartigianato Salerno scrive al Prefetto: “Liberiamo le colombe”

Confartigianato Salerno lancia la campagna “Liberiamo le colombe” e scrive al Prefetto di Salerno per chiedere la riapertura immediata delle pasticcerie artigianali.

La Lettera del Presidente Franco Risi

Egregio Prefetto,

desidero segnalarLe la situazione di estrema difficoltà nella quale si sono venute a trovare le imprese artigiane di pasticceria e di produzione di gelati a seguito dell’emanazione del DPCM 11 marzo u.s. che ha stabilito le ulteriori misure in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica del COVID-19.

Le pasticcerie e le gelaterie, pur essendo attività artigiane di produzione, sono state assimilate agli esercenti attività di ristorazione (come i bar e i ristoranti) e sono state quindi obbligate alla chiusura.

Non sono convinto che l’interpretazione che è stata data sia conforme a una corretta lettura della ratio del provvedimento, orientato a impedire eventuali assembramenti nei locali dove si svolge l’attività nel solo caso fosse presente il consumo sul posto o la somministrazione di prodotti. Quale rischio maggiore di una qualunque altra attività di vendita di prodotti alimentari (consentite) avrebbe potuto provocare una pasticceria o una gelateria?

Non mi ritrovo soprattutto laddove, sempre il medesimo DPCM, consente ad altri esercizi commerciali di vendita al dettaglio, nel rispetto delle misure di prevenzione, di proseguire l’attività per prodotti analoghi a quelli di pasticceria e di gelateria.

Non si tratta forse di una palese discriminazione che avvantaggia alcuni operatori a sfavore di altri, penalizzati fortemente dal lato economico?

I maestri pasticceri e gelatieri avrebbero pure potuto rassegnarsi alla cosa confidando che, alla scadenza dell’originario termine del 3 aprile, questa ingiusta discriminazione venisse corretta, ma ora, il suo prolungamento, colpisce duro, in un periodo dell’anno nel quale di solito viene realizzata buona parte del loro fatturato annuo.

Non è sicuramente il tempo della polemica, piuttosto quello della unione, fervida e solida, e quindi non mi resta che appellarmi alla Sua valutazione, confidando nel buon senso di ristabilire da subito quella giusta equiparazione di trattamento delle pasticcerie e gelaterie artigiane agli altri esercizi commerciali e rimuovere questo ingiustificato impedimento all’operatività di tanti artigiani e piccoli imprenditori.

Colgo l’occasione per farLe i miei migliori auguri per una serena Pasqua convinto che Le mancherà non poter contare su una colomba o un altro dolce artigiano sulla Sua tavola.

A nome, ed in difesa, dei maestri pasticceri e gelatieri della provincia di Salerno,
Il Presidente
Franco Risi