Decreto “Cura-Italia”: congedi parentali, permessi legge 104 e bonus baby-sitting

L’INPS ha fornito informazioni sulle misure di sostegno ai lavoratori introdotte dal decreto “Cura-Italia” agli artt. 23 e 25, precisando che le istruzioni operativi per la richiesta del beneficio verranno comunicate con una successiva circolare.

CONGEDO COVID-19
Che cos’è?

È il congedo straordinario di 15 giorni al massimo di cui uno dei due genitori può usufruire nel periodo dal 5 marzo al 3 aprile 2020.

Può essere richiesto anche nel caso di figli adottivi e affidamento e collocamento anche temporaneo di minori.

Chi sono i beneficiari e a cosa hanno diritto?

Lavoratori dipendenti privati

  • Genitori con figli fino a 12 anni: indennità pari al 50% della retribuzione e la contribuzione figurativa;
  • Genitori con figli tra i 12 ed i 16 anni: nessuna indennità e nessuna contribuzione;
  • Genitori con figli affetti da gravi handicap senza limiti di età, iscritti in scuole di ogni ordine e grado oppure ospitati in centri diurni a carattere assistenziale: indennità pari al 50% della retribuzione e la contribuzione figurativa;
  • Genitori che hanno esaurito, singolarmente e in coppia, il massimo dei congedi parentali previsti dalla normativa: indennizzi in base all’età del figlio.

Lavoratori iscritti in via esclusiva alla gestione separata INPS

Per i genitori con figli fino a 12 anni e con figli affetti da gravi handicap senza limiti di età, iscritti in scuole di ogni ordine e grado oppure ospitati in centri diurni a carattere assistenziale è prevista un’indennità pari al 50% di 1/365 del reddito individuato come base di calcolo per dell’indennità di maternità Non è previsto il requisito del minimo contributivo.

Lavoratori Autonomi iscritti alle gestioni dell’INPS

Per i genitori con figli fino a 12 anni e con figli affetti da gravi handicap senza limiti di età, iscritti in scuole di ogni ordine e grado oppure ospitati in centri diurni a carattere assistenziale è prevista un’indennità pari al 50% della retribuzione convenzionale giornaliera stabilita annualmente dalla legge, a seconda della tipologia di lavoro autonomo svolto. Non è prevista il requisito della regolarità contributiva.

Lavoratori dipendenti Pubblici

Le modalità di fruizione del presente congedo per i lavoratori dipendenti del settore pubblico e le relative indennità sono a cura dell’Amministrazione pubblica con la quale intercorre il rapporto di lavoro.

Come presentare la domanda?

Lavoratori dipendenti privati

  • I genitori che hanno già fatto richiesta e, alla data del 5 marzo 2020, hanno già in corso un periodo di congedo parentale “ordinario” non devono presentare una nuova domanda: i giorni di congedo parentale saranno convertiti d’ufficio dall’INPS nel congedo di cui trattasi;
  • I genitori non fruitori che intendono usufruire del nuovo Congedo COVID-19 e che hanno i requisiti di accesso ai congedi parentali “ordinari” possono già presentare domanda al proprio datore di lavoro ed all’INPS, utilizzando la procedura di domanda di congedo parentale già in uso;
  • I genitori di figli maggiori di 12 anni portatori di handicap grave, che non abbiano in corso di fruizione un prolungamento del congedo parentale, possono già usufruire del congedo COVID-19, ma dovranno presentare apposita domanda e nel caso in cui la fruizione fosse precedente alla data della domanda medesima, potranno farlo anche con data retroattiva, decorrente al massimo dal 5 marzo 2020, utilizzando la procedura telematica di congedo parentale, che sarà disponibile entro la fine del corrente mese di marzo, al termine degli adeguamenti in corso di ultimazione;
  • I genitori con figli di età compresa tra i 12 e i 16 anni devono presentare domanda di congedo COVID-19 unicamente al proprio datore di lavoro e non all’INPS.

Lavoratori iscritti in via esclusiva alla gestione separata INPS

  • I genitori con figli minori di 3 anni possono fare domanda all’INPS utilizzando la procedura di domanda di congedo parentale già in uso;
  • I genitori con figli di età tra i 3 anni e fino ai 12 anni potranno presentare domanda all’INPS, anche con effetto retroattivo, se l’inizio della fruizione è precedente la domanda medesima, decorrente al massimo dal 5 marzo, utilizzando le procedure telematiche per la richiesta di congedo parentale, che sarà disponibile entro la fine del corrente mese di marzo;
  • I genitori con figli di età superiore ai 12 anni portatori di handicap grave possono già usufruire del congedo COVID-19. Dovranno comunque presentare apposita domanda e, se la fruizione è precedente alla domanda medesima, potranno farlo anche con data retroattiva, decorrente al massimo dal 5 marzo 2020, utilizzando la procedura telematica di congedo parentale, che sarà disponibile entro la fine del corrente mese di marzo.

N.B.: i periodi di congedo parentale “ordinario” eventualmente già richiesti, anche se fruiti durante il periodo di sospensione dei servizi educativi per l’infanzia e delle attività didattiche nelle scuole, non potranno essere convertiti nel congedo COVID-19.

Lavoratori Autonomi iscritti alle gestioni dell’INPS

  • I genitori con figli minori di 1 anno possono fare domanda all’INPS utilizzando la procedura di domanda di congedo parentale già in uso;
  • I genitori con figli di età tra 1 anno e fino ai 12 anni potranno presentare domanda all’INPS e se la fruizione è precedente alla domanda medesima, sarà possibile farlo anche con effetto retroattivo, decorrente al massimo dal 5 marzo, utilizzando le procedure telematiche per la richiesta di congedo parentale, entro la fine del corrente mese di marzo, a seguito degli adeguamenti informatici in corso;
  • I genitori con figli di età superiore ai 12 anni portatori di handicap grave possono già usufruire del congedo COVID-19. Dovranno comunque presentare apposita domanda e, se la fruizione è precedente alla domanda medesima, potranno farlo anche con data retroattiva, decorrente al massimo dal 5 marzo 2020, utilizzando la procedura telematica di congedo parentale, che sarà disponibile entro la fine del corrente mese di marzo.

N.B.: i periodi di congedo parentale “ordinario” eventualmente già richiesti, anche se fruiti durante il periodo di sospensione dei servizi educativi per l’infanzia e delle attività didattiche nelle scuole, non potranno essere convertiti nel congedo COVID-19.

È importante ricordare che…

Non è possibile richiedere il congedo COVID-19 se:

  • l’altro genitore è disoccupato o percettore di strumenti di sostegno al reddito;
  • è stato richiesto il bonus per i servizi di baby-sitting.

È possibile cumulare nell’arco dello stesso mese il congedo COVID-19 con:

  • i permessi retribuiti per la legge 104;
  • il prolungamento del congedo parentale per i genitori con figli affetti da disabilità grave.
PERMESSI EX L.104/92 COVID-19
Cosa prevede?

Prevede un incremento dei giorni di permesso retribuiti: in aggiunta ai 3 giorni mensili già previsti, è possibile fruire di ulteriori 12 giorni complessivi per i mesi di marzo e aprile. Tali giorni, anche frazionabili in ore, possono essere fruiti consecutivamente nello stesso mese.

Chi sono i beneficiari?

Sono i lavoratori dipendenti privati e pubblici che assistono un familiare con grave handicap.

Come presentare la domanda?

I lavoratori dipendenti privati:

  • che hanno già un provvedimento di autorizzazione ai permessi, con validità comprensiva dei mesi di marzo e aprile, non devono presentare una nuova domanda;
  • privi di provvedimento di autorizzazione in corso di validità, devono presentare domanda secondo le modalità già in uso.

I lavoratori dipendenti pubblici:

  • non devono presentare domanda all’INPS;
  • devono attenersi alle indicazioni fornite dalla propria Amministrazione.
BONUS PER SERVIZI DI BABY-SITTING COVID-19
Che cos’è?

È la possibilità di usufruire di un bonus per i servizi di baby-sitting, in conseguenza dei provvedimenti di sospensione dei servizi educativi per l’infanzia e delle attività didattiche nelle scuole.

Il bonus spetta anche in caso di adozione o affido pre-adottivo per genitori con figli fino a 12 anni o di età superiore nel caso siano affetti da gravi disabilità.

Viene erogato mediante libretto di famiglia.

Chi sono i beneficiari?

Ne possono usufruire:

  • i lavoratori dipendenti privati;
  • gli iscritti alla gestione separata INPS;
  • i lavoratori autonomi iscritti e non iscritti all’INPS (in quest’ultimo caso, subordinatamente alla comunicazione da parte delle rispettive casse previdenziali);
  • i lavoratori dipendenti del settore sanitario, pubblico e privato accreditato (medici; infermieri; tecnici di laboratorio biomedico; tecnici di radiologia medica operatori sociosanitari; personale del comparto sicurezza, difesa e soccorso pubblico, impiegato per le esigenze connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19).
Qual è l’importo massimo previsto?

Il voucher baby-sitting ammonta ad un massimo di 600 euro per famiglia per dipendenti privati, iscritti alla gestione separata INPS e autonomi iscritti e non all’INPS.

Per i lavoratori dipendenti del settore sanitario, l’importo massimo del voucher è di 1.000 euro per nucleo familiare.

Come presentare la domanda?

La domanda potrà essere presentata compilando la modulistica ufficiale disponibile entro la prima settimana di aprile, con le seguenti modalità:

  1. WEB – www.inps.it – sezione “Servizi online” > “Servizi per il cittadino” > autenticazione con il PIN dispositivo (oppure SPID, CIE, CSN) > “Domanda di prestazioni a sostegno del reddito” > “Bonus servizi di baby-sitting”;
  2. CONTACT CENTER INTEGRATO – numero verde 803.164 (gratuito da rete fissa) o numero 06 164.164 (da rete mobile con tariffazione a carico dell’utenza chiamante);
  3. PATRONATI – attraverso i servizi offerti gratuitamente dagli stessi.
È importante ricordare che…

Non è possibile richiedere il voucher per i servizi di baby-sitting se:

  • l’altro genitore è disoccupato o percettore di strumenti di sostegno al reddito;
  • è stato richiesto il congedo COVID-19.

È possibile cumulare il voucher per i servizi di baby-sitting con:

  • i permessi retribuiti per la legge 104;
  • il prolungamento del congedo parentale per i genitori con figli affetti da disabilità grave.